Programmazione PLC: cos’è e qual è il miglior percorso per impararla al meglio

I percorsi di specializzazione professionale, oggi, offrono la possibilità di accedere più facilmente al mondo del lavoro, in quanto permettono di formare persone in grado di assolvere specifici compiti all’interno di un assetto aziendale, tra le figure più ricercate in questo senso, troviamo sicuramente gli esperti di programmazione PLC.

Ma in cosa consiste la programmazione PLC e qual è il miglior percorso per impararla al meglio.

Programmazione PLC: cos’è, come funziona e quando si utilizza?

La programmazione PLC (programmable logic controller) è uno strumento importante che si utilizza in molti settori differenti per riuscire a monitorare e controllare dei processi automatizzati. Mediante la programmazione PLC, gli utenti possono creare dei software che possono essere impiegati per il controllo e il monitoraggio dei macchinari e degli impianti industriali.

Proprio per le sue peculiarità questa tipologia di programmazione è diventata molto importante in campo aziendale e le figure che se ne occupano si sono rivelate sempre più richieste.

Con la programmazione PLC si creano e modificano i programmi informatici che servono a controllare i processi automatizzati con diversi linguaggi. Nello specifico, i linguaggi che vengono adottati sono il Ladder e il SCL.

Ma perché è così utile imparare a programmare in PLC? La programmazione viene usata in diversi settori per il controllo e monitoraggio dei processi e delle macchine, i campi d’applicazione sono: automotive, food and beverage, sanità e nel settore della manifattura.

Diventando esperti nel campo della programmazione PLC è possibile occuparsi della configurazione degli hardware definendo ingressi e uscite del PLC; creazione di programmi per la creazione del software; testare il programma; installazione del programma; utilizzo del PLC

Qual è il miglior percorso per diventare programmatori PLC

Seguire un percorso di specializzazione per diventare programmatori PLC da scuole con professionisti e docenti esperti del settore è di certo la soluzione migliore per riuscire a raggiungere dei risultati ottimali e avere la possibilità di accedere poco dopo la fine del corso al mondo del lavoro.

Il percorso di programmazione e gestione della logistica in ambito aziendale serve a formare un tecnico in grado di gestire e di programmare in connessione con le funzioni aziendali e i comparti quali: produzione, vendite, acquisti, gestione del magazzino, packaging, approvvigionamento di materiali, e tutto ciò che ha a che fare con applicativi informatici e tecnologie abilitanti.

Il corso per essere realmente abilitante al lavoro è necessario che questo sia strutturato da parte di professionisti del settore, che sapranno formare il professionista nelle competenze che risultano essere più rilevanti. Da non dimenticare l’importanza di operare direttamente anche a livello aziendale. Per questo motivo bisogna scegliere un corso che si tenga in azienda, dove ci si potrà allenare da subito mentre si è affiancati da un tutor esperto.

Obiettivi del corso: quali devono essere?

Gli obiettivi del corso programmazione PLC devono essere ben evidenziati e supportare chi segue il percorso di studi a raggiungere ottimi livelli in termini di conoscenze e comprensione dell’uso degli strumenti necessari a diventare esperti del settore.

Nello specifico, durante un buon corso tecnico si sarà in grado di raggiungere obiettivi quali:

  • cura della programmazione della produzione con capacità atte a controllarne l’avanzamento, organizzazione logistica interna ed esterna;
  • operare nel sistema logistico integrato seguendo progettazione e organizzazione delle fasi per l’approvvigionamento aziendale;
  • elaborazione del layout industriale e dei piani di produzione;
  • gestione dei magazzini industriali, operazioni dei sistemi di trasporto, stoccaggio e flusso delle merci.

Quanto dura un corso PLC?

In genere un corso PLC ha una durata di 1000 ore circa. Queste ore vengono svolte sia in sede sia in azienda.

Il 40% del monte orario, infatti, dev’essere dedicato a un tirocinio formativo nelle aziende che dominano all’interno del territorio. Il corso in genere ha frequenza obbligatoria e non può essere seguito a distanza.